Testo di :Antonella Pappalardo
Chiusi come siamo nel
” grigiore” dei nostri uffici e assorbiti nel vortice della routine quotidiana , come in un circuito vizioso in cui più si fa ,più si è costretti a fare , abbiamo perso il gusto di una giornata all’ aria aperta e del cogliere la bellezza della natura .
Passare del tempo fuori è importante per il benessere fisico e mentale!
Un recente studio suggerisce di trascorrere almeno 120 minuti a settimana immersi nel verde. Che siano 15 minuti al giorno, 30 minuti quattro volte a settimana o un intero weekend immersi nella natura, l’importante è che diventi un’abitudine, uno stile di vita.
I benefici variano in base alla quantità di verde di cui ci si circonda. In pratica, più ci si allontana dai contesti urbani e migliori sono i benefici! Il silenzio, interrotto solo dai suoni della natura, ha un effetto calmante sulla mente con risvolti positivi a breve e lungo termine. Oltre ad alleviare lo stress psicologico, si abbassano i livelli di
colesterolo e la pressione sanguigna , diminuisce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete, asma e allergie.
Il sistema immunitario , sollecitato regolarmente, funziona meglio , cosa che non accade restando troppo tempo al chiuso. Stare all’aperto aumenta la quantità dei globuli bianchi, ossia le cellule coinvolte nella risposta immunitaria del nostro organismo contro le minacce interne ed esterne.
Se la pelle è esposta alla luce del sole, il corpo produce vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa , per il corretto funzionamento del sistema immunitario e per l’assorbimento di minerali come calcio e fosforo. All’aria aperta aumenta il livello di serotonina nel corpo e diminuisce l’attività della corteccia pre-frontale, un’area del cervello responsabile delle funzioni esecutive quali la pianificazione, l’organizzazione, il ragionamento e la capacità decisionale, e coinvolta anche nella formazione di pensieri ripetitivi focalizzati su emozioni negative.
Gli stimoli dai quali siamo quotidianamente bombardati sovraccaricano di lavoro la corteccia pre-frontale, ossia l’area del cervello coinvolta nel multitasking, nel pensiero critico e nella risoluzione dei problemi. Si nota spesso che, a un certo punto della giornata, la concentrazione viene meno e ci si sentiamo mentalmente saturi.
Una recente ricerca ha dimostrato che la corteccia pre-frontale è meno attiva quando si trascorre del tempo in mezzo alla natura. Quindi stare all’aria aperta ogni giorno, possibilmente circondati dal verde, aiuta a ritrovare anche la concentrazione perduta.
Sembra anche evidente un legame tra il tempo speso fuori e la creatività .
Quando la corteccia pre-frontale è calma e rilassata, infatti, si attiverebbe il default mode network. La mente, libera di vagare senza doversi concentrare su nulla in particolare, è più ricettiva, flessibile e aperta a intuizioni e a nuove idee. E per chi soffre d’ insonnia? … Il rimedio non è in farmacia !
La luce naturale, soprattutto quella del mattino, aiuta a regolare il ciclo veglia – sonno. Trascorrere del tempo all’aria aperta diventa ancora più importante con l’avanzare dell’età, quando gli occhi tendono ad assorbire meno luce e il rischio di soffrire di insonnia aumenta. Immersi come siamo nella tecnologia e attratti dall’ artificioso , attaccati al web , spasmodicamente alla ricerca di chissà quali panacee e rimedi chimici, non sempre ci rendiamo conto che l’ evasione, lo svago , il ristoro sono dietro l’ angolo e spesso a costo zero! Siamo disabituati a guardare, a sentire , a fermarci , come se distogliere lo sguardo dallo schermo di un pc ci fosse proibito ! Stiamo attenti però! La positività della globalizzazione, la possibilità di immergerci contemporaneamente e con un semplice “clic” nel globale e nel locale , non ci deve far perdere di vista che esiste una realtà vera che non necessita di motori di ricerca per essere trovata! Nella natura si riacquista l’ autenticità e il senso dell’ esclusività! Che soddisfazione catturare un’ immagine di cui ogni singola identità puo’ fruire, ciascuno per sé, nel limitato spazio di una retina e il cui ricordo, non inflazionato e stereotipato, resta a noi e a noi soli!… Rendiamoci conto che l’ artificiosita’ non è vita ,ma un suo allettante surrogato, non a caso nel linguaggio tecnologico si parla di ” Windows”!
Apriamola questa finestra,una volta tanto uscendo dalla finitudine in cui siamo ingabbiati con la speranza, questa volta, di perdere la connessione e rimanere disconnessi per un po’! …Attiviamo il motore di ricerca alla ricerca di noi stessi!