“Città Cantante”
Redazione Pino Attanasio reporter
Città cantante vuole evidenziare il percorso artistico della canzone napoletana riportando al pubblico una profonda analisi e lettura dei testi, arricchiti poi, da belle esecuzioni dei vari artisti presenti ad ogni incontro. Il teatro diretto da Marisa Laurito, infatti, sta ospitando interessanti lezioni e conseguenti esecuzioni curate e condotte mirabilmente dal musicologo Pasquale Scialò, un suo bellissimo viaggio nel patrimonio musicale partenopeo, da inizio ‘800 ad oggi. L’iniziativa fa parte della programmazione del Teatro Trianon Viviani che, come detto, con la direzione artistica di Marisa Laurito, ha inteso inserire nel proprio cartellone momenti di approfondimento sulla storia della canzone napoletana, accanto ad una originale e qualificata proposta di spettacoli musicali. Ne sono un esempio in tal senso la creazione della “Stanza delle Meraviglie”, un’esperienza immersiva tra suoni, immagini e voci della tradizione, realizzata con il sostegno della Regione Campania e attuata dalla società in house Scabec. A breve anche l’apertura al pubblico della “Stanza delle memorie”, con la fruizione integrale del portale musicale SoNa.
La penultima lezione ed il concerto condotto dal professore Scialò ha avuto come tema: Canzoni in guerra: sanzioni, macchiette rosa e tammurriate in bianco e nero. Hanno cantato e suonato brani compresi tra gli anni Trenta e la metà dei Quaranta del ‘900: il coivolgente Gianni Aversano, voce e chitarra ed il Trio Suonno D’ajere composto dalla eccellente Irene Scarpato (voce), ed i bravi musicisti, Gian Marco Libeccio (chitarra classica), Marcello Smigliante Gentile (mandolino e mandoloncello). Una compagine artistica di grande valore, specializzata nell’interpretazione di questa singolare letteratura di musica vocale. Una speciale nota di merito agli artisti presenti.
In una sala piena di giovani studenti dell’Università “S. Orsola Benincasa” di Napoli ed un folto gruppo di studiosi ed amanti di tale repertorio, sono stati eseguiti brani noti come “Passione” o “Ciccio Formaggio”, insieme a materiali inediti, o mai registrati, come “Saluto a Hitler”, composto nel 1938 da Giuseppe Paoli e Evemero Nardella per la venuta a Napoli del Führer; o “Evviva ‘a tessera” del 1940, su versi e musica di Nicola Giannelli,lanciata nel 1940 da Gilda Mignonette per sponsorizzarel’introduzione della carta annonaria, su versi e musica di Nicola Giannelli. Di particolare interesse sul piano interpretativo sono da menzionare le esecuzioni di alcune “macchiette” di Pisano&Cioffi e “Tammurriata suite”, una compilation sonora in cui la versione canonica di “Tammurriata nera” si alterna a frammenti di “All of you” e di “Pistolpackin’ mama”.
Tra proiezioni di filmati, immagini di interpreti, frontespizi di spartiti e musiche, la lezione-concerto condotta da Scialò– della durata di un’ora e mezza circa– ha visto l’attenta partecipazione di un pubblico interessato ad approfondire la storia di un bene emozionale dell’umanità, come la canzone napoletana, e i suoi intimi legami con il costume e le vicende politiche italiane del tempo.