A dicembre la prima edizione di “Napoli World”. Lo showcase festival dedicato al b2b lancia oggi la call to action per selezionare musicisti.

Il primo grande evento b2b targato Napoli Città della Musica – progetto per lo sviluppo dell’industria musicale voluto, promosso e finanziato dall’amministrazione comunale – è Napoli World 2022che si svolgerà tra il e il 10 dicembre in più location ubicate nei suggestivi Quartieri Spagnoli ed in altre zone della città per un approccio policentrico.
L’intero programma sarà svelato nelle prossime settimane e prevede live, showcase, conferenze e incontri dedicati agli operatori, gli artisti e ai direttori artistici con lo scopo di sviluppare l’export dei prodotti culturali della città metropolitana di Napoli. In quest’ottica lo showcase festival rende possibile attivare delle relazioni culturali e imprenditoriali durature per l’internazionalizzazione del comparto musicale napoletano come da linee guida del progetto Napoli Città della Musica coordinato dal delegato del Sindaco per l’industria dell’audiovisivo e musicale Ferdinando Tozzi.
L’organizzazione generale è affidata a Italian World Beat,con la direzione artistica di Davide Mastropaolo e Fabio Scopino, che ha scelto Napoli, dopo l’edizione del 2021 a Pistoia, per il secondo appuntamento della rassegna itinerante Music Connect Italy.
Napoli World è uno showcase festival / meeting professionale che propone concerti promozionali con uno spazio dedicato anche alle proposte locali emergenti che vogliono intraprendere un percorso di internazionalizzazione. I giovani musicisti avranno l’opportunità di esibirsi e interagire direttamente con oltre trenta direttori artistici internazionali. 
A tal proposito l’organizzazione lancia oggi la call to action per selezionare 5 artisti emergenti dell’area metropolitana di Napoli. Basta seguire la procedura (scadenza 26 novembre) al link 

https://www.musiconnect-italy.com/# La selezione sarà affidata a Ernesto Nobili (musicista), Francesco Fodarella (direttore dell’Ariano Folk Festival) e al giornalista Ciro De Rosa (Blogfoolk, Songlines, Il Manifesto)