LE NEOMELODICHE
Un concerto per dire no alle discriminazioni contro la musica neomelodica
Ritornano finalmente sul grande palcoscenico del Palapartenope di Napoli tre cantanti neomelodiche molto apprezzate lungo tutto lo stivale: Nancy Coppola, Stefania Lay e Giusy Attanasio. L’11 aprile le tre giovani e carismatiche donne animeranno un concerto dal titolo sicuramente provocatorio: “Le Neomelodiche”.
“Il nostro concerto è una provocazione contro lo stereotipo che associa la musica neomelodica al trash, ed un tentativo di coinvolgimento di quei napoletani – anche colleghi – che oggi prendono le distanze da questo genere. il punto è che «noi raccontiamo le storie vere», storie in cui tutti possono identificarsi», e a Napoli, in particolare tra la gente comune, si trova di tutto. I neomelodici parlano a un pezzo d’Italia, non piccolo, che sfugge alle sirene del mainstream culturale e persino di quello alternativo”, spiegano le tre artiste.
L’evento sarà preceduto dall’uscita dell’omonimo singolo il giorno 14 marzo.
Il concerto è anche il primo grande appuntamento neomelodico post – pandemia. “Per noi il rapporto con il nostro pubblico è fondamentale, spesso traiamo ispirazione per le nostre canzoni proprio dalle storie di chi ci segue. Ci è mancato tanto il contatto fisico – quello che avviene in occasione dei concerti, delle feste, dei matrimoni a cui partecipiamo -, fatto di cori, abbracci, strette di mano, pianti. Abbiamo cercato di tener compagnia a chi ci apprezza attraverso i social con dirette, live… Ma essere sul palcoscenico avanti a migliaia di persone che ascoltano la tua musica, cantano in coro le parole delle tue canzoni, ed in generale condividono il tuo progetto è molto più emozionante. Vorremmo già fosse aprile!”, concludono Nancy, Stefania e Giusy.
Perché questo titolo?
<<I neomelodici sono poeti che utilizzano la musica per parlare, lo fanno perché è così che sanno esprimersi… e così facendo arrivano al cuore di tutti. Vogliamo dimostrare che la musica neomelodica è una
musica impegnata! Siamo orgogliosamente neomelodiche, essere definite tali non è un’offesa… anzi!>>
Perché il genere neomelodico?
<<E’ stato il genere che ci ha accompagnate sin dalla nascita, abbiamo sempre ascoltato musica neomelodica perché trasmette amore>>.
Che ne pensate del fatto che la musica neomelodica viene spesso associata alla camorra?
<<Napoli è vittima di tante generalizzazioni. Essa è una città ricca, piena di contenuti: tante anime che convivono, tante storie che si
mescolano, si contaminano, inglobano… Nonostante ciò il capoluogo campano ed i suoi abitanti spesso finiscono con l’essere vittime dei loro problemi: in prima pagina sui giornali per episodi di cronaca nera,
film e serie televisive che parlano di camorra e devianze… Tutte
generalizzazioni innescate da una parte del popolo, e poi amplificate
dai media. Lo stesso avviene con la musica neomelodica, che anziché
essere considerata come una delle possibili evoluzioni della musica
napoletana, viene da essa distinta e considerata espressione di una
classe sociale che l’apprezzerà anche, ma che non ha nulla a che fare
con il suo processo creativo>>.
Vi siete mai chieste perché la gente vi ama così tanto?
Cerchiamodi trasmettere le nostre esperienze, i nostri sentimenti alle
persone come noi. La gente questo l’ha capito e ci apprezza>>.
Andreste mai a Sanremo?
<<Sanremo è Sanremo. È un’esperienza bella e tutti, anche se ne parlano male, ci vogliono andare: si tratta di una grande vetrina e, se si ha un pezzo bello, il festival porta fortuna>>.
Che cosa è la musica per voi?
<<La musica per noi è vita. Non trascorriamo giorno senza ascoltarla e
senza cantare almeno un paio di brani. Ci regala serenità e
tranquillità, persino nelle giornate storte>>.