Amadeus con Fiorello, Ornella Muti tifa cannabis

Sanremo 2022, si alza il sipario sul Festival

Amadeus riparte da Fiorello e chiama Berrettini

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Si alza il sipario questa sera sulla 72esima edizione del Festival di Sanremo: 12 big in gara, il ritorno dei Maneskin, la dance dei Meduza, la sorpresa Berrettini e naturalmente Fiorello. C’è l’incubo Covid, ma non si parlerà di pandemia: parola di Amadeus, secondo cui non esiste un piano B nel caso in cui risulti lui stesso positivo.

“A trent’anni dalla strage di Capaci, ricorderemo questo evento giovedì con Roberto Saviano, sono felice e onorato della sua presenza”.

“Vorrei titolare questa serata invocando una risata liberatoria per tutti noi: abbiamo bisogno di positività e penso che la coppia Fiorello-Amadeus potrà rappresentare questo significato, questi sentimenti buoni”. E’ l’auspicio di Stefano Coletta, direttore di Rai1, a poche ore dal via del Festival di Sanremo numero 72. “Oltre a essere un fuoriclasse – rileva Coletta – Fiorello fa emergere un Amadeus che mi fa tanto ridere, perché fra loro c’è una relazione che si basa anche su una parte inconscia, sul vissuto insieme, sulle estati, la gavetta, la trasgressione”. Sul palco Ornella Muti, “donna viscerale che dietro la bellezza ha una bellissima testa: apriremo con lei – dice ancora Coletta – per omaggiare il cinema, settore forse di più della tv penalizzato dalla pandemia”. L’importante è “la volontà di stare tutti insieme in questo rito collettivo che è Sanremo, in particolare la prima serata”, che Coletta auspica venga seguita da “un pubblico più largo possibile”.

Ornella Muti, sostengo l’uso terapeutico della cannabis

 “Spingo l’aspetti terapeutico della cannabis, non spingo assolutamente l’aspetto ludico della canna: mi spiace della polemica, addirittura pensano che io giri per il backstage donando canne, è triste, mi rendo conto che il cambiamento è difficile”. Così Ornella Muti risponde in conferenza stampa a Sanremo a una domanda sulle polemiche sollevate dal suo impegno per la diffusione di informazioni sull’uso legale della cannabis. “Mi curo omeopaticamente ed è una mia scelta, che grazie a Dio non è vietata – aggiunge l’attrice – ma ci sono testi e persone più giuste di me per parlare di questi temi, dell’uso della cannabis per i bambini epilettici, le persone malate: non è che un bambino debba fumare una canna, la cannabis è una pianta che dà oli, estratti, è una scelta del paziente se usarla o no. Mia mamma ha avuto anni difficili prima di morire e non sono riuscita a dargliela, ho dovuto rimpinzarla di psicofarmaci che annebbiano la coscienza, l’ho persa senza poterle dire ciao perché non mi riconosceva più”. “Ognuno deve fare quello che si sente, io mi sento bene così, mi spiace che venga confuso, tutto qua”, conclude. 

Saviano, un onore ricordare Falcone e Borsellino
“È un onore per me e una grande responsabilità ricordare, giovedì 3 febbraio al Festival di Sanremo, a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, la rivoluzione civile di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Lo scrive su Facebook Roberto Saviano. “Ci tengo a dire che interverrò a Sanremo a titolo gratuito; importantissimo per me, sul palco dell’Ariston – aggiunge lo scrittore – poter raccontare il sacrificio di due uomini che hanno cambiato radicalmente non solo le modalità del contrasto alle organizzazioni criminali, ma anche la loro narrazione. È a Falcone e Borsellino che dobbiamo la nostra capacità di guardare in modo radicalmente diverso alla sintassi del potere”.