La voce della musica

Testo di: Antonella Pappalardo

Cos’ è la musica per i giovani d’ oggi? Semplice svago? Non solo! Essa sembra accompagnare ormai buona parte delle loro giornate! La musica delle generazioni adulte era legata a contesti definiti, era occasionale , dedicata , ma soprattutto desiderata e scandita dal piacere dell’ ascolto ! Una canzone significava la pausa, il premio del riposo, la dedica d’ amore, la voce di un ricordo … , era lo star fermi , attenti a cogliere le parole , era il passaggio di 3 minuti al juke box a 50 lire una volta e poi una volta ancora! …Quanto è diversa la fruizione oggi ! La mattina, zaino in spalla ,cuffiette dell’MP3 o dell’ i phone nelle orecchie e via di corsa a scuola ! Delle volte , anzi il più delle volte, una canzone è solo un ritmo scimmiottato e dalle parole non comprese , ma quello basta per rallegrare la giornata ! Non c’è più un momento specifico per fermarsi ad ascoltare , anche se la musica è la colonna sonora della nostra vita. Da sempre ha il potere di piacere, divertire, far sognare, innamorare, confortare ed è una delle prime cose che impariamo ad apprezzare! Il bimbo che , lagnandosi, si canta la ninna nanna con la propria voce, ascolta e produce la sua prima musica e ne gioisce! Se ,come disse Beethoven, la musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia , essa va ascoltata e compresa !Ha il medesimo potere della parola e, chi ne penetra il senso, puo’ liberarsi da tutte le miserie della fatuita’!La musica è la voce più immediata della letteratura, comunica messaggi, coinvolge, aiuta a leggersi dentro . A ben pensarci la musica non si vive, ma si abita se è vero che le canzoni del nostro tempo riflettono in modo sempre più realistico la vita di tutti i giorni con i suoi problemi, le delusioni , le speranze …
Chiediamoci come mai il tormentone dell’ estate è “Jerusalem”, singolo del produttore sudafricano Kgaogelo Moagi, in arte Master KG, interpretato dalla cantante Nomcebo.
Il gradevole brano , pur essendo uscito già da quasi un anno ,si è diffuso negli ultimi tempi , al termine del lockdown, come un grido disperato di aiuto a Gesù Cristo, ad indicare che forse solo Lui può ascoltarci in un momento cosi’ difficile per il tutto pianeta ! E così,paradossalmente, questo brano – preghiera, trasformatosi in un ballo tribale , riesce a trasmettere un messaggio sconvolgente attraverso una musica coinvolgente che induce a riflettere e a partecipare! Se guardiamo oltre le movenze sinuose delle varie performances che inondano il web e diamo peso alle parole e ai gesti ,ci rendiamo conto dell’ ulteriore significato sotteso ,ossia la denuncia contro la fame nel mondo .Il cibo , però, arriva in secondo piano, è quasi un accessorio del ballo,e, seppure coperto dalla sensualità e dalla gioia del ritmo, riesce a trasmettere un messaggio subliminale profondo ! … Sta a noi , come in ogni azione della vita, coglierne la profondità senza fermarsi alla superficie! …