Quarant’anni fa, l’8 dicembre 1980, la morte di John Lennon ha sconvolto il mondo. “I Just Shot John Lennon” ( ho appena sparato a John Lennon ): ecco le parole pronunciate da Mark David Chapman, il suo assassino. Quella notte dell’8 dicembre del 1980 l’ex Beatles si trovava in compagnia della moglie Yoko Ono: i due stavano rientrando nel loro appartamento all’interno del Dakota Building, proprio di fronte a uno degli ingressi di Central Park sulla 72esima strada, dopo una giornata fitta di impegni.
Folle, eterno sognatore di un mondo migliore, un mondo ideale senza confini e senza razzismo, senza alcuna ragione per uccidere o morire, proprio come lui stesso ne parla nella sua celebre canzone passata alla storia, Imagine, nel 1971: ecco chi era in parole povere John Lennon.
In tanti hanno azzardato nel tempo varie teorie sul suo assassinio, tra cui quella del possibile complotto voluto dalla Cia, anche perchè l’Fbi effettivamente spiava Lennon e la moglie per le loro simpatie di sinistra e il loro impegno antimilitarista e contro la guerra del Vietnam.
Oggi però è giusto ricordare John Lennon non solo come uomo di successo, o come l’uomo sconvolto da consumo eccessivo di alcol e droghe, ma come l’uomo pacifista, l’uomo che ha portato innovazione nel mondo della musica e non solo, come colui che ha utilizzato la musica non solo per cantare l’amore, ma per proporre al mondo determinati temi di protesta, per svegliare le coscienze di molti e portarli a guardare Oltre.
Tanti sono stati i brani di successo da lui scritti e cantati, ma due su tutti mettono in risalto i suoi ideali di pace, due brani che lo hanno consacrato come l’uomo simbolo di love & peace, Happy Xstmas ( war is over ) e Imagine, entrambi del 1971. Per Happy Xstmas ha preso ispirazione dal vecchio brano folk della tradizione americana “Stewball”, reinterpretando e riscrivendo però il testo, creando così una preghiera laica che invoca lo spirito del Natale per combattere gli orrori della guerra, e diventando poi col tempo anche un classico della tradizione musicale natalizia: il Natale può essere anche qualcosa di slegato dalla tradizione religiosa, che varca i confini culturali e sociali, perché che si creda o meno, il Natale è la festa della pace, dell’amore, dell’unione, specie in un mondo in cui ancora esistono molte discriminazioni.
Il brano che l’ha definitivamente consacrato alla storia come uomo di vero spirito pacifista è proprio Imagine, diventato il simbolo di pace e fratellanza. Curiosità: questo brano nasce da una poesia della sua compagna di vita, Yoko Ono, Grapefruit, e alle parole del testo John accosta una musica dolce, tranquilla, quasi commovente. Imagine ha dipinto una vita senza timore, senza odio; il testo è motivo di speranza di un mondo migliore, un inno da cantare, ascoltare e seguire nel corso della vita di ognuno di noi. In un mondo come il nostro, pieno di ingiustizie e di odio e che toglie aria e vitalità ai nostri sogni, abbiamo bisogno di immaginare un mondo diverso e di ricordarci che l’attuale stato delle cose non sia l’unico possibile.
Il suo messaggio ai giovani era inequivocabile: “A cosa serve mettere le bombe a Wall Street? Se vuoi cambiare il sistema, cambia il sistema, non serve a niente ammazzare la gente. Se vuoi la pace non la otterrai mai con la violenza. Ditemi quale rivoluzione violenta ha funzionato. L’hanno fatto gli irlandesi, i russi, i francesi, i cinesi, e questo dove li ha portati? Da nessuna parte. È sempre lo stesso vecchio gioco. Chi guiderà il crollo? Chi prenderà il potere? I peggiori distruttori. Sono sempre loro ad arrivare primi. Quello che ho detto in molte mie canzoni è: cambiate la vostra testa. L’unico sistema per assicurare una pace durevole è cambiare la nostra mentalità: non c’è altro metodo“. Ecco che il 1 aprile del 1973 annuncia la nascita di Nutopia: in una conferenza stampa si dichiara ufficialmente ambasciatore di Nutopia, un paese senza confini, senza muri, senza passaporti. La bandiera di Nutopia è un fazzoletto bianco e l’inno internazionale è inciso nell’album Mind Games: una traccia muta con 5 secondi di silenzio. Per diventare cittadini di Nutopia basta aderire alla sua Costituzione, che è il testo della canzone Imagine (“Immagina che non esistano frontiere, niente per cui uccidere o morire”). Tutti i cittadini di Nutopia sono suoi ambasciatori nel mondo.
Oggi, quarant’anni dopo, l’uccisione di John Lennon resta ancora un mistero, nonostante Chapman abbia detto che da fervente cristiano voleva liberarsi del musicista che aveva sostenuto che Dio era solo un concetto. Ma ciò che conta e che resterà sempre nel cuore di tutti noi è il suo pensiero, il suo modo di porsi e di vedere Oltre la grettezza e l’insolenza umana, e di sognare un mondo diverso, Nutopia. Sarà per sempre un simbolo, un uomo che grazie alle musica e al suo impegno per la pace ha cambiato il mondo.