A cura di: Domenico Credo
LABASCO
apre il suo 2025 con la prima traccia del suo progetto discografico in uscita a primavera
e annuncia
“GIUSEPPE”
IL NUOVO SINGOLO
FUORI ORA OVUNQUE
La solitudine, la confusione e il bisogno di affermare la propria identità
in una provincia che non sempre ci accetta per come siamo
“E ja, Giusè, mo nun t’avvilì,
ca passa ‘o tiempo e s’acconcia tutt’ e cose”
Il 2025 segna una svolta per Labasco, il giovane talento partenopeo che, dopo un percorso che lo ha visto crescere artisticamente in modo indipendente, approda in INRI Records.
Il suo nuovo singolo “Giuseppe”, (https://inrirecords.lnk.to/giuseppe; INRI Records/Metatron), fuori ora ovunque, è solo il primo capitolo di un EP in uscita a primavera.
“Lo spogliatoio è vuoto e resto solo io”, canta Labasco, mettendo in luce il peso delle aspettative e il dolore del sentirsi diverso. Attraverso parole che raccontano un corpo maltrattato, una provincia che giudica e una città che offre la speranza di sparire per ritrovarsi, il brano diventa una riflessione sul coraggio di essere se stessi.
Metà in napoletano e metà in italiano, la traccia esplora il conflitto tra identità e aspettative sociali, immergendosi in un’atmosfera che fonde tradizione e modernità. Anche il sound, minimal e sperimentale, mescola la tradizione partenopea con elementi elettronici contemporanei, creando una tensione tra passato e futuro, tra ciò che siamo stati e ciò che stiamo cercando di diventare.
Il nome d’arte di Labasco non è casuale. Deriva dal suo cognome, Basco, ma con una femminilizzazione che, durante la sua adolescenza, veniva usata per etichettarlo come diverso. Con l’adozione di “Labasco”, l’artista ha compiuto un vero e proprio atto di rivalsa, restituendo al nome una nuova dignità, carica di significato. In latino, infatti, “labasco” significa “vacillare”, un richiamo all’incertezza e alla vulnerabilità di chi è in cerca della propria strada, ma anche alla forza di non cedere nonostante le difficoltà. “Giuseppe” è proprio questo: il racconto di un giovane che vacilla, ma non si arrende.
Con “Giuseppe”, Labasco è arrivato tra i finalisti di Ciao – rassegna Lucio Dalla, un piccolo traguardo che sottolinea la forza e l’autenticità della sua musica.
Labasco è il figlio di una tensione tra sacro e profano. La stessa tensione che scorre tra l’infanzia nella provincia campana e la ricerca di un proprio spazio a Milano. Tra l’ispirazione profondamente radicata nella tradizione della canzone napoletana e l’identità pop internazionale che caratterizza i suoi brani, struggenti e coinvolgenti, queer e partenopei. Per il 2025 INRI Records/Metatron ha scommesso su questa identità fluida e già perfettamente matura.