Nel 1700 l’aragosta era il cibo dei poveri

Nel 1700, le aragoste erano così abbondanti lungo la costa del Massachusetts che arrivavano a riva in cumuli alti fino a due piedi.
Questi crostacei erano considerati il “pollo dei poveri” e venivano utilizzati principalmente come fertilizzante o come cibo per prigionieri, schiavi e servi a contratto. In effetti, alcuni servi a contratto si ribellarono contro l’imposizione di mangiare aragoste, portando a un accordo che stabiliva che non sarebbero state servite più di tre volte a settimana.

Con lo sviluppo del sistema ferroviario americano, i lavoratori dei treni si accorsero che potevano servire l’aragosta ai passeggeri perché era abbondante ed economica. I passeggeri, ignari dello stigma negativo legato alle aragoste, credevano di mangiare un alimento prelibato e iniziarono a richiederlo anche al di fuori dei viaggi in treno.

Questo cambiamento nella percezione trasformò l’aragosta da cibo umile a una prelibatezza di lusso. È sorprendente come le prospettive possano cambiare quando si presentano opportunità economiche!