Il 28 giugno 2024, la band degli On The Moon ha lanciato “Zero” in un esclusivo formato Double A-Side, contenente i brani “La stanza di Elena” e “Ansia”. Questa release segna una tappa importante e un nuovo inizio per il gruppo, proponendo un tema centrale comune tra le due tracce: il concetto di cambiamento.
Com’è nata l’idea di creare una band electro rock?
Questo progetto ha avuto varie forme, ma le fondamenta della band vengono gettate nel 2020, anno in cui dopo vari tentativi e formazioni trovammo la cosiddetta “quadra” con i giusti elementi e il genere che più ci si addice.
Ognuno ha messo a disposizione le proprie influenze musicali lavorando per un obbiettivo comune.
Il 28 giugno è uscito il Double A-side “Zero”. Qual è stata la parte più difficile nel processo di scrittura e registrazione?
Noi tendiamo spesso ad avere una sovrabbondanza di idee quando si parla di produzione ed arrangiamento.
Quindi forse la parte più difficile è stata selezionare cosa tenere in mezzo a varie scelte che ci convincevano.
È sempre dura mettere “in panchina” delle idee che sarebbero comunque valide per il brano a cui si lavora, anche perché magari sono parti o elementi che ci sono dall’inizio.
Ma possono sempre tornare utili per altre produzioni.
Come è nata l’idea di pubblicare un Double A-side invece di un singolo tradizionale?
All’inizio era in programma l’uscita de “La stanza di Elena”, ma l’etichetta ci ha suggerito questo form factor, e abbiamo subito pensato ad “Ansia”, brano a cui teniamo molto e al quale da tempo volevamo trovare una collocazione.
Avete avuto influenze musicali particolari mentre lavoravate su “Zero”?
Le nostre influenze sono da sempre molto varie e differenti tra loro di per sé, ma c’è stata una particolare attenzione a sonorità più aggressive come Royal Blood e Queens of the Stone Age.
Così come c’è stata anche una riscoperta di alcuni periodi storici degli anni 80, dai quali non finiamo mai di imparare.
Potete raccontarci un aneddoto particolare accaduto durante la registrazione di “Ansia” o “La Stanza di Elena”?
Sicuramente quello che è successo durante la scrittura e registrazione del provino nella suddetta stanza, che esiste veramente.
C’è stata un’infiltrazione in un muro che ha reso la stanza inagibile per svariati giorni, a tratti c’era una corrente non stabile che creava vari rumori di fondo…
Sembrava che la stanza a tutti gli effetti remasse contro a qualunque altra destinazione d’uso, e parte di quest’esperienza è nel testo del brano.
Qual è stata la reazione dei vostri fan più fedeli ai nuovi brani?
Assolutamente positiva.
Alcuni ci hanno detto di aver fatto un grande passo in avanti, chi parlando del lato artistico e chi di quello tecnico, così come ci sono arrivati complimenti anche sulla produzione, cosa che ci inorgoglisce molto.
Prossimi concerti?
Il 27 Luglio saremo a San Giacomo di Roburent (CN) in apertura a Frankie hi NRG, mentre il 28 saremo a Codisotto (RE) come band opener de “La sindrome di Peter Punk”, passando poi ad agosto quando avremo di nuovo il piacere di suonare prima dei Meganoidi a Serrazzano (PI).
Siamo orgogliosi di aver aperto a vari artisti ai quali siamo molto grati per questa possibilità, ma con loro c’è ormai anche un rapporto d’amicizia visti i tanti palchi condivisi.
Comunque invitiamo tutti a tenere d’occhio i nostri social, il nostro calendario è in costante aggiornamento!