Campi Flegrei, Aloha Eventi punta sui giovani del territorio

di Enrica Buongiorno

I Campi Flegrei sono uno scrigno di bellezze naturalistiche e culturali. Tante le realtà imprenditoriali che operano in questo territorio puntando in particolar modo sui giovani e sulla loro formazione. Tra queste c’è Aloha Eventi.

Era il 2012, quando furono gettate le basi della Aloha Eventi, impresa specializzata in eventi, banchettistica e cerimonie, operativa dal 2014. Nel 2015 iniziarono a lavorare con la loro prima struttura, Villa Scalera a Bacoli (NA); proseguirono nel 2016 con l’apertura a Napoli – a Posillipo – di Villa Fattorusso; alla quale avrebbero dato un seguito nel 2018 con l’inaugurazione di Villa Punta Pennata, sempre a Bacoli, a pochi passi da Villa Scalera, ma più in alto.

Oggi i due fratelli Vincenzo e Marco Esposito gestiscono un vero e proprio patrimonio di conoscenza sapientemente investito nelle tre location coi loro ampi spazi, cucine e chef di primissimo livello, sale ariose, giardini magnifici e persino lidi estivi (Villa Fattorusso). E oggi vogliono restituire quel sapere, formando i giovani in un periodo in cui la ristorazione soffre e lamenta spesso la carenza di personale. Per Aloha quindi la soluzione è abbracciare il territorio come farebbe ogni buona famiglia. E il premio Industria Felix, ricevuto nel 2023 come una delle 40 aziende più performanti nella ristorazione in Italia, ne è la prova. Abbiamo intervistato Vincenzo Esposito, amministratore di Aloha Eventi.

Turismo- Campi Flegrei, un binomio indissolubile. Quali le sue osservazioni da imprenditore del territorio.

“Sicuramente rappresenta un binomio perfetto. Tra le tante i Campi Flegrei potrebbero diventare una wedding destination allo stesso modo di Sorrento, della Costiera Amalfitana e di Capri. C’è un mercato e un indotto impressionante. Noi stiamo iniziando ad investire in questo ambito ma c’ è ancora tantissimo da fare.

Cosa manca o cosa è da migliorare nel settore turistico-ristorazione-organizzazione eventi sempre con riferimento a questo territorio?

Prima di tutto dobbiamo prendere ancora maggiore consapevolezza delle nostre possibilità. Fare una grande opera di branding sui Campi Flegrei. A uno straniero se nomini Pompei, Sorrento, Capri, subito si accende l’immaginazione, invece se citi i Campi Flegrei forse storce il naso o si acciglia nella perplessità. Sicuramente occorre migliorare viabilità e trasporti ma anche mettere in conto che il turismo, gli eventi, le cerimonie, e tutto quello che ne deriva, significano anche un po’ di confusione, presenze e traffico congestionato in più da gestire, da governare e da incanalare sapientemente in questo territorio.

Il fenomeno attuale del bradisismo come influisce, se influisce, sulle attività imprenditoriali?

Sicuramente influisce. Da imprenditore, se ci penso per un attimo, mi manca un po’ il respiro, ma poi realizzo che è un fenomeno di Madre Natura talmente grande a cui nulla si può opporre. Bisogna scegliere se mollare o continuare e andare avanti con grande coraggio. Noi ovviamente andiamo avanti ma del resto siamo nati e cresciuti con il fuoco sotto i piedi. Viviamo su un vulcano, ne siamo circondati. Questo fenomeno che tanto spaventa potrebbe essere trasformato in un grande punto di forza e di attrazione.  Per un turista dire di aver visitato posti belli su un supervulcano non è cosa da poco. Tutto sta a come si comunicano le cose .

Se lei fosse un giovane del territorio in cerca di lavoro, in che direzione si muoverebbe e che percorsi intraprenderebbe?

Studierei il più possibile soprattutto le lingue straniere e tutte le materie legate alla gestione delle attività turistico ricettive. Girerei un po’ il mondo per capire gli altri che fanno e che cosa propongono, per poi tornare e investire e crescere qui nei Campi Flegrei: un posto unico al mondo.