Napoli, ecco “La cantata del vero e del falso lume, tra pastori falsi e veri” di Mariano Bauduin

Per festeggiare il Natale, sabato 23 dicembre 2023 alle ore 11.00 nel Chiostro de Procuratori della Certosa e Museo di San Martino si terrà l’evento “La Cantata del Vero e Falso Lume, tra Pastori Falsi e Veri”, promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito della programmazione culturale di “Natale a Napoli 2023”, a cura dell’Associazione Domenico Scarlatti in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e la Certosa e Museo di San Martino. Lo spettacolo musicale sarà preceduto, alle 10.30, da una visita illustrata alla Sezione Presepiale a cura del Servizio educativo del Museo, per un numero massimo di 25 partecipanti fino ad esaurimento posti.

Lo spettacolo, a cura di Mariano Bauduin, si articola in vari piani drammaturgici e musicali: l’esecuzione de “La Cantata per la notte di Natale dei Cinque Profeti” di Alessandro Scarlatti, per orchestra, cinque voci soliste e organo, i cui recitativi secchi sono stati sostituiti da alcune scene recitate da attori/cantanti della Compagnia Gli Alberi di Canto Teatro. A loro saranno affidate anche le esecuzioni di alcuni brani natalizi della tradizione, come in un viaggio nella tradizione natalizia campana, e non solo: un percorso poetico e illustrativo su alcuni aspetti, che il tempo e la modernità stanno drammaticamente cancellando, mettendo in crisi l’essere umano in rapporto con la parte più antica di sé.

Crediamo che la poesia con tutte le sue sfaccettature possa essere un modo di ri-osservare la realtà e darne una chiave interpretativa fuori dal tempo e quindi una possibile via di riscatto”, afferma Mariano Bauduin. Così, in conclusione, in analogia alla struttura generale degli oratori barocchi, il ruolo di un evangelista sarà affidato a una voce recitante, che leggerà “Il viaggio di Giuseppe e Maria” di José Saramago e alcune poesie di Pier Paolo Pasolini tratte dalla raccolta “L’usignolo della chiesa cattolica”.

“Nel proporre al pubblico di assistere alla rappresentazione pastorale ideata e diretta da Mariano Bauduin nella straordinaria cornice offerta dal Chiostro de Procuratori della Certosa e Museo di San Martino, si è voluto dare un segnale di attenzione per il territorio della Municipalità V – afferma Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – nella piena consapevolezza che, nella sua indiscutibile centralità e in virtù degli inestimabili tesori d’arte che racchiude, quest’area non ha ancora terminato di esprimere le proprie potenzialità. Su questa strada si continuerà, approfondendo il proficuo dialogo già in essere con attori chiave della cultura della nostra città e la collaborazione con Istituzioni prestigiose come la Direzione regionale Musei della Campania e la Certosa e Museo di San Martino, al cui coinvolgimento attivo si deve in larga parte l’irripetibilità dell’evento che ci apprestiamo a presentare, che alla sacra rappresentazione affianca il viaggio nella tradizione presepiale campana”.

“La scelta di condividere con il Comune di Napoli l’organizzazione dell’evento alla Certosa e Museo di San Martino si inscrive nel quadro del virtuoso e proficuo dialogo che il museo ha all’attivo con i diversi enti territoriali e con il Comune in particolare – commenta Francesco Delizia, direttore della Certosa e Museo di San Martino – L’iniziativa, per tema e contenuti, aggiunge un ulteriore tassello alle azioni di valorizzazione della celebre Sezione presepiale per la quale, in particolare nel periodo natalizio, il Museo di San Martino è meta di elezione non solo per i flussi turistici ma anche per il pubblico cittadino. Lo spettacolo musicale, che si intreccia con la visita al museo, arricchendola, offre al visitatore un’esperienza multipla che ne accresce la partecipazione e la meraviglia”.

“In coerenza con le linee di indirizzo del progetto Napoli Città della Musica – afferma Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo – lo spettacolo opera una contaminazione tra generi e, unendo il linguaggio drammaturgico a quello musicale, restituisce allo spettatore, cittadino o turista, una narrazione coinvolgente in cui tradizione e modernità si incontrano”.

Le voci dei cinque profeti sono di Angela Luglio, Renata Fusco, Enrico Vicinanza, Stefano Sorrentino, Francesco Auriemma, mentre i quattro pastori sono impersonati da Antonella Morea, Maurizio Murano, Ivano Schiavi, Elisabetta D’Acunzo. Regia, drammaturgia, musiche, revisione musicale di Mariano Bauduin, costumi di Rosario Martone. L’Orchestra da Camera di Napoli è diretta da Enzo Amato.