“L’ultima carta” di Maurizio Zottarelli è una magistrale incursione nella Milano degli anni ’80 e ’90, un periodo cruciale in cui la generazione dei figli della migrazione interna si ritrova a navigare tra le promesse infrante dei genitori e una realtà fatta di lavoretti precari e attività non sempre lecite.
Il protagonista, Sergio Corselli, un ventisettenne con una passione per il gioco delle carte, emerge come figura centrale in questa affascinante storia. Cresciuto tra le vie della periferia milanese, tra smargiassate, poker e atmosfere che richiamano il passato, Sergio si è allontanato da quel mondo, laureandosi e avviando una piccola azienda di consulenza editoriale. Tuttavia, il richiamo degli amici del passato e una partita di poker decisiva lo riportano indietro, svelando le dinamiche di un’amicizia virile, spesso non del tutto leale ma cementata dal poker e dal gioco d’azzardo come vizio sociale.
Maurizio Zottarelli riesce a dipingere un ritratto vivido della Milano di un tempo, con il suo pastiche linguistico che mescola dialetti dello slang di periferia e il registro elevato di chi se ne è allontanato. La narrazione si svolge tra fermate della metro, bar di periferia, nebbia e tavoli da gioco, evocando atmosfere simili a quelle di “Regalo di Natale”, il celebre film di Pupi Avati.
Al centro della trama, c’è anche Fiore, il protagonista con le sue relazioni, in particolare con Laura, una figura che lo inquieta e lo affascina. Gli amici di Sergio si rivelano alleati e avversari in una storia che mette in luce la consapevolezza di non appartenere completamente a nessuno dei due mondi, né a quello delle sue origini né a quello che ha costruito con impegno.
“L’ultima carta” si presenta come una partita a poker, con Sergio che affronta la vita rischiando di perdere tutto, ma con la speranza costante di recuperare tutto all’ultima carta. La trama avvincente, la caratterizzazione profonda dei personaggi e l’ambientazione dettagliata rendono questo romanzo un’opera coinvolgente che cattura l’essenza di un’epoca e di una generazione in bilico tra sogni infranti e la ricerca di un riscatto che si gioca proprio all’ultima carta.