Intervista al cantautore triestino L’Iperuranio

Oggi abbiamo il piacere di intervistare Nicola Bertocchi, alias L’Iperuranio che ci racconterà di “Esotica”, terzo singolo estratto dal prossimo album “La Verità è un’Altra”, un brano che parla di canzoni e lo fa, in tipico stile iperuranico, in modo dissacrante.

Iniziamo conoscendoti meglio, come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

Da ascoltatore in adolescenza. Ho scoperto i Beatles e, come molti, me ne sono innamorato. In contemporanea esplodeva il brit pop. Poi ho cominciato a diversificare gli ascolti e ad apprezzare anche cose molto diverse e tanta musica italiana.

Da musicista è partito tutto molto tempo prima di far uscire le mie canzoni.

Ho capitoo che mi veniva naturale aggiungere la musica alle parole che già scrivevo. Poi ci ho messo oltre quindici anni per farla uscire dalla mia stanza. Ma questa è un’altra storia…

Parlaci del tuo nuovo singolo. Com’è nato il testo? Qual è la sua storia?

Avevo già scritto molti dei pezzi che finiranno nel mio secondo disco e avevano un file conduttore. Ho deciso di dedicare una canzone usando le canzoni stesse come tematica. Personalmente provo molto fastidio per quei brani costruiti attorno a parole di tendenza (spesso, appunto, esotiche…) che non dicono niente. Quindi mi sono messo a descrivere la mia inadeguatezza nel comporre quel tipo di canzoni. Come dico spesso, va benissimo scrivere canzoni leggere, ma non per questo devono essere completamente vuote.

Il brano è prodotto da Alberto Bravin, poliedrico musicista, già voce della PFM. Come è nata la collaborazione?

Ci siamo conosciuti diversi anni fa tramite Nicola Ardessi, il produttore del mio primo disco. All’epoca mi aveva aiutato a sviluppare alcune mie pre-produzioni. Negli ultimi anni è tornato a vivere a Trieste e gli ho chiesto, a margine dei suoi altri impegni, di riprendere quel lavoro sulle canzoni nuove. Ed eccoci qui.

Quale ruolo ha l’ironia nelle tue canzoni?

Ho il vezzo di definirmi “un poeta e un po’ no”. L’ironia per me è fondamentale. Mi piace ridere di qualunque cosa. Ci sono diversi pezzi dove seguo maggiormente la via poetica o venature più serie. Ma anche lì mi piace lasciare qualche traccia di ironia, magari amara…

Come valuti la scena musicale triestina?

Francamente non credo esista una vera scena musicale qui, almeno non come in altre città d’Italia. Ci sono tante entità che fanno musica e alcune sono pure molto interessanti. Ma non c’è un vero e proprio collante che unisca più gruppi/cantanti, tranne in casi sporadici. Nel mio caso specifico, oltretutto, essendo uscito molto tardi sono rimasto sempre un po’ un oggetto estraneo e molti hanno vissuto il mio arrivo come un “ma da dove cavolo spunta questo qui?”. Detto ciò, ho davvero diversi musicisti fra i miei migliori amici, ahah…

I tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione?

Come accennavo c’è un filo conduttore che unirà i pezzi del mio prossimo album. S’intitolerà “La Verità è un’Altra”. Sarà una raccolta di “capitoli” che toccheranno numerosi temi dicendo cose che normalmente non si dicono.

Per fare un’esempio a caso, nella title track dico “La verità è che i bocciati raggiungono i primi della classe all’università”.