a cura di Enrica Buongiorno
Il ristorante Confini nasce a luglio 2022 dalla volontà di 3 giovani imprenditori, Antonio Ippolito, Giovanni Conturso e Carmine Ferrara, di creare un locale elegante con una cucina internazionale in cui proporre le pietanze del mondo rivisitate in chiave campana come nel caso del Ramen di pesce con tagliolini all’italiana, del Gyoza al vapore alla Nerano o del Ceviche di Trippa. L’idea è quella che non esistono confini nel cibo e che le tradizioni possono essere sapientemente miscelate, un po’ come quando si viaggia e ci si arricchisce di qualcosa di nuovo, pur rimanendo se stessi al rientro. A interpretare questa “world wide” cucina è lo chef Giuseppe Mellone, che abbina grande creatività a ottima tecnica.
Il viaggio di “Confini” continua anche con la carta dei vini che abbraccia tutte le regioni d’Italia e dà spazio anche al resto del mondo.
Confini è un luogo confortevole con arredi curati nei minimi particolari arricchito da una suggestiva veduta sul Golfo di Pozzuoli. L’accoglienza è calda e informale. 24 i coperti interni, 12 ai tavoli alti e 24 nella terrazza esterna coperta, dove ci si può fermare anche solo per un ottimo cocktail o un aperitivo con vista mare.
Cosa abbiamo assaggiato:
Prima portata:
Frozen oyster Martini
Frozen vegetale con foglia di ostrica e sfera di avocado
Abbinamento: Konishi Hiyashibori Gold
Seconda portata:
Anguilla in cialda
Salmorejo smoked
Abbinamento: Konishi Hiyashibori Gold
Terza portata:
Croquetas lime, zenzero e basilico
Abbinamento: Sauvignon blanc 2022 Cloudy Bay
Quarta portata:
Ceviche di trippa
Ceviche vegetale
Abbinamento: Sauvignon blanc 2022 Cloudy Bay
Quinta portata:
Sorbetto al limone e zolfo
Sesta portata:
Gyoza Nerano
Gyoza parmigiana
Abbinamento: La Scolca d’Antan 2009
Settima portata:
Spaghettone cacio, pepe e pere
Abbinamento: La Scolca d’Antan 2009
Ottava portata:
Gelato affumicato
Dessert al mascarpone e amarena
Abbinamento: Kodakara Yuzu
Dopo cena:
Twist Negroni
Lo Chef
Giuseppe Mellone, classe ’85, studia Economia arrivando a sfiorare la laurea e per 3 anni fa anche il giornalista prima di intraprendere un altro percorso. La sua vita lavorativa nel settore della ristorazione inizia col gelato e con la pasticceria. Fa esperienze come docente e per un anno lavora anche in Francia sia in gelateria sia presso il ristorante Le Tintillou di Parigi. Nel 2017 inizia a fare il cuoco presso il locale Buco Hosteria di Napoli. In cucina applica l’impostazione rigorosa acquisita lavorando in pasticceria e gelateria dove occorrono temperature e pesi precisi. La sua cucina fonde piatti internazionali con ingredienti locali e ricette napoletane.