NIKO PANDETTA È STATO CONDANNATO A QUATTRO ANNI DI CARCERE, MA ORA È IN CELLA? VI SPIEGHIAMO TUTTO!
Niko Pandetta è stato condannato a quattro anno di carcere, ma attualmente non si trova in cella: perché? Ve lo spieghiamo!
Sì, è vero che Niko Pandetta è stato condannato a quattro anni di carcere. Dopo Baby Gang e Simba La Rue, un altro esponente della musica trap rischia di finire in manette. Il motivo? Citiamo il giornale LaSicilia per spiegarvelo: “Il reato contestato all’artista è spaccio: a inchiodarlo una serie di intercettazioni della Squadra Mobile di Catania che stavano indagando su un cartello del narcotraffico“. Il nome dell’artista siciliano è solo uno di un lungo elenco di imputati. Per una giusta informazione dobbiamo precisare che si tratta di un episodio di qualche anno fa e non recente.
La Suprema Corte di Cassazione ha confermato (e “reso irrevocabile”) il verdetto della Corte d’Appello che nell’estate 2021 aveva condannato Niko Pandetta a quattro anni di reclusione. Questo cosa vuol dire? Che attualmente Niko, il cantante di “Pistole nella Fendi” e tante altre canzoni, si trova in carcere? No, al momento non è in carcere ma potrebbe andarci a breve.
Il motivo è molto semplice e lo ha spiegato il manager di Niko, Herik, al magazine HipHopTender:
“In Italia ci sono tre gradi di giudizio. Primo, secondo e Cassazione. Lui era stato condannato in secondo grado. Ha fatto ricordo in Cassazione, e la Corte di Cassazione ha confermato questi quattro anni. Prima di entrare in carcere passano altri mesi per un riesame. Noi dobbiamo dimostrare che lui non deve entrare perché sta lavorando e non sta commettendo altri reati. Lo Stato ha interesse a rieducare però non è facile che venga accettato. E’ facoltà autonoma del giudice decidere se entrerà o se magari si potrà fare un percorso tra lavori sociali e affidamento. Comunque è difficile che rimanga fuori dal carcere“
Il commento di Niko Pandetta alla condanna
E Niko, in tutto questo, cosa dice? Lui si è limitato a pubblicare un post con queste frasi: “Sono abituato agli spazi stretti, alle case piccole, alle celle, alla scena italiana. Quando tornerò là mi porterò il vostro affetto. Da dentro vi darò nuova musica. Uscirò e mi vedrete più forte di prima“.
A quanto pare, Niko è andato a trovare un parente chiuso in carcere, presumibilmente per comunicargli la notizia della condanna in terzo grado. Infatti Niko è il nipote del “boss” catanese Salvatore Cappello, sottoposto al regime speciale di detenzione 41 bis in carcere dal 1993. Per poter accedere, il cantante si è dovuto coprire i tatuaggi.