FRANCESCO SACCO apre il concerto de LE VIBRAZIONI all’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea (CT) domenica! Continua il tour per presentare il nuovo album

Dopo l’anteprima live a TRIENNALE MILANO (nell’ambito di Triennale Estate)in cui ha presentato il nuovo album A – Solitudine, Edonismo, Consumo”, il cantautore e polistrumentista FRANCESCO SACCO torna in concerto con nuovi appuntamenti in tutta Italia!

Un live sincero e diretto, che fonde momenti intimistici a danze sfrenate, dalla poetica di “A teestratta dall’album d’esordio “La Voce Umana”,con oltre 50 mila ascolti su Spotify, alla cassa in quattro quarti di “Kabul”, con arrangiamento dance,dal nuovo album “A – Solitudine, Edonismo, Consumo”. La scaletta conterrà tutti i brani più conosciuti del cantautore, tra cui “Fantasmino”, “Vestiti” e “Berlino est”. 

Francesco Sacco si esibisce con la band composta da Luca Pasquino (tastiere, synth e basso) e Pit Coccato (chitarra elettrica e batteria).

Il 31 luglio apre il concerto de LE VIBRAZIONI all’Anfiteatro Falcone e Borsellino di Zafferana Etnea (CT)

«È davvero un piacere immenso condividere un palco eccezionale come l’anfiteatro di Zafferana Etnea con artisti come Le Vibrazioni, che oltre che grandissimi musicisti sono amici. Poi finalmente potremo divertirci fino in fondo da tutti e due i lati del palco, suonare e ballare senza limitazioni: una cosa abbastanza fondamentale per certi brani del mio nuovo disco» racconta Francesco Sacco.

Queste le prossime date del tour:

30 luglio a La Libreria di Stromboli – Messina (dove sarà presente anche con il suo collettivo Cult Of Magic)

4 agosto alle Officine Balena di Palmi – Reggio Calabria

5 agosto al Blue Dahlia di Marina di Gioiosa Ionica – Reggio Calabria

23 settembre al Big Lebowski di Novara

“A – Solitudine, Edonismo, Consumo”, il nuovo disco di Francesco Sacco

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A – Solitudine, Edonismo, Consumo è un disco di sei tracce pensato come ideale “Lato A” di un lavoro più ampio. Dalla critica al sistema sociale ed economico nel quale viviamo, esplicito in “Kabul” e nella traccia di apertura “Ogni uomo e ogni donna è una stella” a tematiche più intime ed introspettive, come quelle trattate in “Je suis resté seul” e “Laurana”, o nel singolo “Fatasmino”: “A – Solitudine, Edonismo, Consumo” è un disco variegato a livello di argomenti ma anche musicalmente, in cui influenze e citazioni molto lontane fra loro vengono fatte dialogare all’interno di una produzione contemporanea, compatta ed elettronica.

Questa è la tracklist del disco: “Ogni uomo e ogni donna è una stella”, “Kabul”, “Vestiti”, “Fantasmino”, “Je suis resté seul” e “Laurana”.

La cover è a cura di Lucrezia Testa Iannilli, fotografa e performer che utilizza come strumento di visione il corpo umano e quello animale. Espone in Italia e all’estero, collabora con istituzioni quali l’Università LUISS e il museo MACRO di Roma. La grafica, invece, è curata da Luca Pasquino.

Francesco Sacco è un cantautore e polistrumentista con base a Milano. Da bambino studia musica classica, da adolescente si appassiona al blues e alla beat generation, poi approccia la musica elettronica, la performance e il sound design: da uno spettro di influenze musicali e artistiche molto vasto nasce un progetto cantautorale eclettico, fatto di incontri fra mondi musicali apparentemente lontani. Dopo anni di esperienze come autore e produttore per altri artisti e come compositore per brand di moda e spettacoli teatrali fonda il collettivo di arti performative “Cult of Magic insieme a Giada Vailati e Samira Cogliandro, con il quale collabora con enti e musei nazionali, come Museonovecento di Firenze. Nel 2020 esordisce come cantautore con il disco La Voce Umana, uscito in digitale e in vinile per Artist First e presentato presso Triennale Milano. Dalla collaborazione con i producer xx.buio e paralisi e Luca Pasquino, produttore, polistrumentista e da sempre assiduo collaboratore di Francesco, nasce la produzione di Vestiti, brano che anticipa il nuovo lavoro, in uscita per Believe Distribution nel 2022. Mentre i testi si spostano da una dimensione intima a momenti di critica sociale, la produzione vira verso un sound più radicalmente elettronico, tagliente e diretto, nel quale c’è spazio per poche ma evidenti citazioni, come i rimandi al folk americano o a Bach.