Intervista a Lucio Salzano, regista e artista attualmente impegnato in una mostra, Blue Insert, al Punk Tank di piazza Dante 40.
Dalla regia alla pittura il passo non è affatto breve. Come ci si muove tra i differenti linguaggi della creatività?
Come ho avuto modo di dire in altre occasioni sono convinto che non esistono confini tra i diversi linguaggi artistici. Tutto confluisce in un solo grande contenitore riconoscibile da tutti, che è l’arte
Blue Insert, il titolo della mostra dà perfettamente la misura della “quantità di blu” che permea tutte le opere dell’installazione ed è una costante nella tua produzione artistica. Perché il blu è il tuo colore d’eccellenza?
<<Sai, al di là di una predilezione dovuta a una corrispondenza con gli elementi naturali di base da cui tutti siamo avvolti, il cielo, il mare, blue in inglese ha anche un doppio significato, inteso come un corrispondente della “saudade” portoghese prima e brasiliana dopo, che indica un sentimento affine alla nostalgia, specialmente nella letteratura e nella musica. Bene, questo sentimento a volte mi appartiene>>.
Perché scegliere l’astrazione come forma d’espressione pittorica?
<<Più che il riferimento alla corrente pittorica dell’astrattismo che ha coordinate storiche precise e lontane, parlerei di una ricerca degli elementi fondanti della pittura stessa: forma, colore, luce con l’aggiunta di un movimento in continuo divenire. Credo che tutto ciò mi dia la possibilità nelle mie opere di superare quel confine sottile che separa la realtà dal sogno, insomma quel territorio dove vivono le nostre emozioni più profonde>>.
Anche il luogo dell’installazione, un cafè nel cuore pulsante del centro storico di Napoli, non è stata affatto una scelta casuale. Ce ne vuoi parlare?
<<Si certo: già nel 2019 con il format “Energy of city ” mi ero inventato un percorso espositivo in contemporanea tra Roma e Napoli in luoghi altri rispetto a quelli canonici dell’arte: bar, ristoranti, luoghi dove la gente si incontra e produce appunto energia, convinto che l’incontro con l’arte debba essere anche un evento casuale e inaspettato. Questa location in particolare, si trova nel cuore di Napoli, in una piazza sempre piena di gente e di rumori, l’ho scelta anche perché è un centro di aggregazione e di incontro culturale, soprattutto per le giovani generazioni>>.
Nel corso del vernissage di Blue Insert hai realizzato una live performance. In cosa consiste?
<<Non dimenticare che sono anche un regista e un attore e quindi al teatro faccio riferimento. Ho scritto un testo e creato una musica che interagiscono e descrivono le mie opere pittoriche, appunto linguaggi diversi. Come dicevo prima, tutti amalgamati in un’unica esperienza artistica. In effetti è stato il mio esordio come compositore musicale e ne sono rimasto molto soddisfatto, anche per i commenti positivi degli esperti. Una nuova esperienza. Chissà, un futuro da musicista? (ride)>>
A breve sarai tra i protagonisti della 49esima edizione del Premio Sulmona, una bella soddisfazione?
<<Si certamente. L’invito del critico d’arte Maurizio Vitiello, componente della giuria presieduta da Vittorio Sgarbi, mi ha fatto piacere. Sono onorato di partecipare a una rassegna d’arte internazionale che si è autorevolmente imposta per la sua continuità e per la grande qualità degli artisti partecipanti da tutto il mondo>>.
Cos’altro bolle in pentola nel tuo immediato futuro artistico?
<<Dal 13 luglio al 1° agosto sarò in esposizione al Mitreo Iside Arte Contemporanea di Roma con una mia opera in mostra collegata alla XIV Biennale Roma 2022. Fra breve si inaugurerà con la presentazione del catalogo collegato curato da Mondadori, la collezione permanente del Museo d’arte contemporanea Pinacoteca di Teora (Av) in cui è presente una mia opera acquisita dal Museo. Inoltre, ho in programma per novembre una personale a Lisbona e altri progetti di cui da buon teatrante per scaramanzia ora preferisco non parlare>>.
Link al video della live performance realizzata in occasione del vernissage:
Visita il sito: https://www.luciosalzano.it/