Stasera, in diretta su RaiMovie, la cerimonia dei premi della stampa al cinema italiano condotta da Anna Ferzetti. Il film dei fratelli D’Innocenzo vince il premio principale, regia a Matteo Garrone. Premiato il Geppetto di Benigni, la coppia Cortellesi – Mastandrea (per la commedia), Jasmine Trinca, Pierfrancesco Favino e Valeria Golino.
La serata dei Nastri d’argento, la festa del cinema italiano con i riconoscimenti assegnati dal Sindacato Nazionale giornalisti cinematografici, sarà dedicata al Maestro Ennio Morricone, morto oggi all’età di 91 anni. I giornalisti cinematografici lo hanno voluto ricordare con l’affetto e la stima di sempre ricordando innanzitutto le parole con le quali Morricone concluse lo scorso 11 gennaio la cerimonia per il premio alla carriera ricevuto in Senato: “Io credo che la prossima stagione sarà bellissima”. Parole che tanto più in questa stagione e in questa serata sono il migliore augurio per il cinema italiano.
‘Favolacce’ vite di periferia nel secondo film dei gemelli D’Innocenzo
Il miglior film di questa edizione così particolare è Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo (già premiato a Berlino per la sceneggiatura), mentre Pinocchio di Matteo Garrone ottiene il riconoscimento per la regia insieme al premio per l’attore non protagonista (Roberto Benigni), per la scenografia (Dimitri Capuani), il montaggio (Marco Spoletini), il sonoro (Maricetta Lombardo) e i costumi di Massimo Cantini Parrini che riceve il premio anche per Favolacce. Insomma la favola di Collodi riletta da Garrone ottiene ben sei Nastri contro i cinque della favola dark dei D’Innocenzo. Ed esattamente: film, produttore (Pepito con Rai Cinema, premiati anche per Hammamet), sceneggiatura (gli stessi D’Innocenzo), fotografia (Paolo Carnera) e costumi.
‘Pinocchio’, il trailer del nuovo film di Matteo Garrone
Figli di Giuseppe Bonito, ultima sceneggiatura del compianto Mattia Torre è la miglior commedia, premiato insieme ai suoi protagonisti Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi). Il film racconta con ironia e lucidità le sfide del diventare genitori: le feste di compleanno ai gonfiabili, le cene di classe in maschera, le chat impossibili, i tabelloni con le attività da incastrare con chi porta chi e dove (calcio, scuola, danza, catechismo), i risvegli notturni e gli scatti di crescita, le pediatre un po’ psicologhe dalla parcella esorbitante e la scatola dei kleenex a portata di mano, le babysitter più varie: dalle ragazzine coi tatuaggi alla signora ciociara che conosce un solo piatto.
Mastandrea e Cortellesi per la prima volta insieme al cinema: “‘Figli’, una storia d’amore”
Con tre premi anche La dea fortuna di Ferzan Ozpetek: miglior attrice protagonista Jasmine Trinca, Pasquale Catalano per la miglior colonna sonora, in cui spunta anche la voce di Mina, (ex-aequo con Brunori Sas per Odio L’Estate) e canzone originale Che vita meravigliosa di Diodato e il cameo dell’anno a Barbara Alberti.
‘Hammamet’, Pierfrancesco Favino è Craxi: “Un uomo di potere che fa i conti con la propria vita”
Miglior attore è ad un anno dal premio per Il traditore ancora Pierfrancesco Favino per Hammamet sull’esilio tunisino di Bettino Craxi. Premiata anche come miglior attrice non protagonista Valeria Golino per due film, Ritratto di una giovane in fiamme di Céline Sciamma e 5 è il numero perfetto di Igort. Il miglior regista esordiente è Marco D’Amore per L’immortale (spinoff cinematografico di Gomorra – La serie), mentre il riconoscimento per il miglior soggetto va a Il signor diavolo di Pupi, Antonio e Tommaso Avati.
Cannes, Valeria Golino: “Nel gineceo di Sciamma, un film in costume che parla di oggi”
La premiazione si svolgerà questa sera in diretta tv dal MAXXI di Roma, senza pubblico né stampa ma con i vincitori in carne e ossa. Dalle 21.10 su Rai Movie, con la conduzione di Anna Ferzettiche già era stata maestra di cerimonie lo scorso anno a Taormina, quindi una cerimonia diversa nel rispetto delle norme di sicurezza.
Il Nastro alla carriera sarà consegnato a Toni Servillo, protagonista di tanti film di Paolo Sorrentino e in procinto di girare il nuovo film di Mario Martone su Eduardo Scarpetta, mentre quello europeo 2020 a Pedro Almodóvar “a quarant’anni dal suo esordio cinematografico con Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio e dopo una carriera di successi che lo hanno consacrato come una vera icona del cinema mondiale. Il premio è per Dolor y Gloria, il film preceduto da un grande successo internazionale che ha fatto vincere a Cannes il suo attore feticcio, Antonio Banderas.